La relazione di coppia non è statica, ma dinamica, nel senso che tende a cambiare ed evolvere nel tempo. Dal primo incontro, passando per la formazione della coppia vera e propria, i sentimenti che legano i due individui sono in continua mutazione. Inizialmente prevale l’attrazione fisica che può rapidamente evolvere nella condizione dell’innamoramento.

Con l’approfondimento della conoscenza reciproca la relazione fra i due partners diventa più stabile e solida, ma le emozioni travolgenti dell’inizio si fanno sempre più sfumate. E’ questo il momento in cui si lascia spazio ad una valutazione più realistica e oggettiva del partner, si iniziano a vederne i difetti e quello che ci allontana dall’altro. La delusione delle aspettative, riposte fino a quel momento sul partner, può far sorgere dei dubbi sulla possibilità di continuare un rapporto che è diverso da quello che avevamo immaginato.

Lo psicologo che lavora con coppie in difficoltà offre un supporto professionale volto a facilitare la comunicazione, risolvere conflitti e migliorare la comprensione reciproca. Ecco alcune delle principali attività e tecniche che uno psicologo può utilizzare per affrontare i problemi di coppia:

1. Valutazione iniziale: Lo psicologo inizia con una valutazione delle dinamiche della coppia, comprendendo le problematiche specifiche e le aspettative di entrambi i partner. Questo può includere colloqui individuali e di coppia.

2. Comunicazione: Aiuta i partner a migliorare le loro abilità comunicative, insegnando tecniche per esprimere sentimenti e bisogni in modo chiaro e rispettoso.

3. Risoluzione dei conflitti: Insegna strategie per affrontare e risolvere i conflitti in modo costruttivo, evitando comportamenti distruttivi come attacchi personali o silenzi prolungati.

4. Riconoscimento dei bisogni e dei desideri: Aiuta ciascun partner a identificare e comunicare i propri bisogni e desideri, promuovendo l'empatia e la comprensione reciproca.

5. Lavoro sui modelli relazionali: Esplora i modelli relazionali e le esperienze passate di ciascun partner che possono influenzare la relazione attuale, aiutando a riconoscere e modificare schemi disfunzionali.

6. Esercizi pratici: Propone esercizi pratici e attività per migliorare l'intimità e la connessione emotiva, come il "dialogo aperto" o attività di team-building.

7. Supporto emotivo: Fornisce uno spazio sicuro per esprimere emozioni e vulnerabilità, aiutando i partner a sentirsi ascoltati e compresi.

8. Obiettivi comuni: Lavora con la coppia per stabilire obiettivi comuni e strategie per raggiungerli, favorendo un senso di collaborazione.

9. Educazione: Offre informazioni e risorse su temi relazionali, come l'affetto, la gestione dello stress e la genitorialità, se necessario.

10. Follow-up: Dopo un periodo di terapia, può essere utile un follow-up per monitorare i progressi e apportare eventuali aggiustamenti.

Quando l'obiettivo comune è quello di rimanere insieme è molto difficile che l'esito di una terapia di coppia sia quello della chiusura di un rapporto. Questo si potrebbe verificare, però, quando i due partner arrivano già consapevoli che la loro unione è terminata, ma vogliono capire quale sia il modo giusto per comunicarlo ai figli, o quando ci sono in ballo interessi comuni che richiedono un certo tipo di collaborazione.


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